Ogni anno migliaia di persone restano ferite in incidenti stradali in Italia. Le conseguenze vanno dalle fratture agli schiacciamenti, fino ai politraumi che mettono a rischio la vita. I primi minuti sono decisivi: riconoscere i segnali di un danno interno o respiratorio e intervenire con ordine può evitare complicazioni fatali.
La gestione del trauma richiede conoscenze specifiche e un metodo preciso di intervento. Ogni situazione presenta caratteristiche diverse, ma esistono principi generali che possono guidare chiunque si trovi di fronte a un incidente stradale.
Le lesioni causate da incidenti stradali si manifestano in diverse forme e gravità. Riconoscere i segni specifici di ciascun tipo di trauma permette di agire con maggiore consapevolezza e ridurre il rischio di complicazioni.
La valutazione rapida delle condizioni del ferito determina la sequenza degli interventi necessari.
Segnali inequivocabili di trauma cranico:
Il trauma cranico è la lesione più pericolosa negli incidenti stradali. La perdita di coscienza, anche breve, indica sempre un possibile danno cerebrale che richiede valutazione medica immediata. La confusione si manifesta quando la vittima non riesce a rispondere correttamente a domande semplici come “Come ti chiami?” o “Che giorno è?”.
Il vomito ripetuto, soprattutto dopo un impatto violento, può indicare un aumento della pressione intracranica, una condizione che mette in pericolo la vita. Alterazioni delle pupille, come la differenza di dimensioni o la mancata reazione alla luce, sono segnali di un possibile danno neurologico grave. Anche la fuoriuscita di sangue o di liquido chiaro dalle orecchie va interpretata come un segno di frattura della base cranica e richiede un intervento immediato.
Indicatori di trauma spinale:
Il trauma spinale richiede immobilizzazione assoluta per evitare danni irreversibili al midollo spinale. Il dolore lungo la colonna vertebrale è spesso il primo segnale di fratture vertebrali, mentre l’incapacità di muovere braccia o gambe indica già un coinvolgimento del midollo spinale che controlla la motricità. Quando si manifesta formicolio o perdita di sensibilità agli arti, il danno neurologico è già in atto e ogni movimento può aggravarlo. Le lesioni alle vertebre cervicali sono particolarmente pericolose perché possono compromettere l’innervazione del diaframma, causando difficoltà respiratorie che mettono a rischio la vita.
Anche una semplice posizione innaturale del collo o della schiena, apparentemente innocua, può nascondere instabilità vertebrali che il minimo movimento potrebbe trasformare in paralisi permanente.
Segni di lesioni toraciche:
Il trauma toracico compromette in modo diretto la funzione respiratoria e può mettere rapidamente in pericolo la vita. La difficoltà respiratoria è spesso il primo segnale di allarme e può essere dovuta a uno pneumotorace, cioè alla presenza di aria nella cavità pleurica che comprime il polmone, oppure a lesioni polmonari che riducono gli scambi gassosi. La comparsa di cianosi – colorazione blu-violacea delle labbra e delle estremità – indica che l’ossigenazione del sangue è già gravemente insufficiente. Un altro segno caratteristico è il movimento paradosso della gabbia toracica, che si osserva quando più costole fratturate creano un segmento instabile che si muove in senso opposto rispetto al resto del torace.
Le ferite penetranti del torace devono essere considerate un’emergenza assoluta: possono provocare il collasso del polmone e richiedono un intervento tempestivo per limitare la perdita d’aria. In attesa dei soccorsi, è consigliabile mantenere la vittima in posizione semiseduta per agevolare la respirazione e monitorarne continuamente le condizioni.
Le vie aeree libere sono la priorità assoluta nel trauma da incidente stradale. L’estensione delicata del capo può aprire le vie aeree ostruite dalla lingua, ma solo se si esclude trauma cervicale. I corpi estranei visibili nella bocca devono essere rimossi con le dita, ma senza spingere in profondità. La posizione laterale di sicurezza va usata solo per persone incoscienti che respirano e senza sospetto trauma spinale. Il monitoraggio continuo della respirazione permette di identificare rapidamente un peggioramento. La preparazione per la rianimazione cardiopolmonare è necessaria se la respirazione si arresta.
Il controllo tempestivo delle emorragie è determinante per la sopravvivenza delle vittime di trauma, in particolare negli incidenti stradali. La manovra più efficace consiste nell’applicare una pressione diretta sulla ferita utilizzando garze sterili o, in mancanza, tessuti puliti. Se l’emorragia interessa un arto e non sono presenti fratture evidenti, è possibile elevare l’arto sopra il livello del cuore per ridurre il flusso sanguigno.
L’uso dei lacci emostatici è riservato a situazioni eccezionali, come emorragie massive che non rispondono ad altri metodi di contenimento, e deve essere eseguito solo da personale formato. In presenza di oggetti penetranti, questi non vanno mai rimossi: potrebbero infatti comprimere vasi lesionati e limitare la perdita di sangue.
I segni che indicano l’insorgenza di shock ipovolemico comprendono pallore marcato, sudorazione fredda e polso debole. Il riconoscimento precoce di questi sintomi permette di intervenire più rapidamente, mantenendo la vittima in posizione antishock in attesa dei soccorsi professionali.
Principi di immobilizzazione nel trauma:
L’immobilizzazione è fondamentale nei traumi da incidente stradale quando si sospettano lesioni della colonna vertebrale. Mantenere l’allineamento naturale di testa e collo riduce il rischio di ulteriori danni al midollo spinale. In attesa dei soccorsi, è possibile utilizzare supporti improvvisati, come cuscini arrotolati o coperte, per stabilizzare la posizione e impedire movimenti involontari.
Ogni spostamento deve essere evitato, salvo situazioni di pericolo immediato – ad esempio incendio o rischio di esplosione – e il trasporto deve essere predisposto solo se strettamente necessario, seguendo tecniche specifiche per la mobilizzazione in sicurezza. Mantenere un contatto verbale costante con la vittima cosciente aiuta a rassicurarla e consente di osservare eventuali variazioni dello stato neurologico, come difficoltà nel parlare o nel muovere gli arti.
Azioni vietate nel trauma da incidente stradale:
Nel trauma da incidente stradale, un errore nella gestione iniziale può trasformare una lesione curabile in un danno permanente. Spostare la vittima senza una reale necessità aumenta il rischio di aggravare eventuali lesioni spinali o di provocare emorragie interne. Anche la rimozione del casco deve essere eseguita solo da personale addestrato: un movimento scorretto può compromettere la stabilità del rachide cervicale.
Offrire cibo o liquidi è un gesto istintivo ma pericoloso, perché può causare vomito e aspirazione, oltre a complicare un eventuale intervento chirurgico. Applicare calore diretto su ematomi o gonfiori è altrettanto sconsigliato: il calore aumenta l’afflusso di sangue nella zona lesionata e può peggiorare l’edema. Infine, sottovalutare traumi che appaiono lievi significa correre il rischio di ritardare cure fondamentali, soprattutto in presenza di sintomi che possono evolvere lentamente, come quelli legati a traumi cranici o addominali.
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