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Primo soccorso

Kit di pronto soccorso per auto: contenuto obbligatorio e consigliato

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Quando si percorrono strade urbane, statali o autostrade, possono verificarsi eventi imprevisti che richiedono un intervento immediato. La presenza di un kit pronto soccorso in auto permette di agire con maggiore prontezza nei primi minuti, in attesa dell’arrivo dei soccorsi. In diverse situazioni, anche un gesto semplice come proteggere una ferita o applicare una medicazione può ridurre il rischio di complicazioni.

Per questa ragione, è utile conoscere quali strumenti inserire nel proprio kit auto e come conservarli correttamente, tenendo conto delle indicazioni fornite dalla normativa e dalle guide dedicate alla gestione delle emergenze.

Obblighi e riferimenti normativi

In Italia, i veicoli privati non sono obbligati a tenere a bordo un kit primo soccorso auto. Tuttavia, il Decreto Ministeriale 388 del 2003 impone ai mezzi aziendali, ai veicoli scolastici e ad altri mezzi destinati al trasporto professionale la presenza di una attrezzatura di pronto soccorso adeguata. Il contenuto è definito in base al rischio e deve essere mantenuto aggiornato, efficiente e facilmente accessibile.

Viaggi all’estero: cosa controllare prima di partire

In alcuni Paesi europei (come Germania, Austria, Slovenia, Repubblica Ceca), la presenza del kit è obbligatoria per legge anche nei veicoli privati.

Chi attraversa i confini deve quindi verificare in anticipo le normative del Paese di destinazione per evitare sanzioni o irregolarità.

Cosa deve contenere un kit di base

Dotazione minima consigliata

  • Garze sterili
  • Bende elastiche
  • Guanti in nitrile
  • Forbici a punta smussa
  • Cerotti di varie misure
  • Disinfettante cutaneo
  • Coperta isotermica

Anche in assenza di un obbligo normativo, una dotazione minima può offrire un supporto rilevante nella gestione dei primi momenti successivi a un trauma.

Un kit pronto soccorso in auto ben strutturato dovrebbe contenere materiali sterili, strumenti da taglio, protezioni individuali e presidi per la gestione delle ferite. A complemento, le bende elastiche permettono di fissare le garze in posizione e garantiscono una leggera compressione, utile soprattutto in caso di distorsioni o piccoli traumi.

Per quanto riguarda gli strumenti da taglio, le forbici da medicazione – preferibilmente con punta arrotondata – consentono di recidere indumenti o materiali senza rischiare di danneggiare la cute del ferito. Inoltre, i guanti in nitrile sono un presidio fondamentale per ridurre il rischio di contaminazione: dovrebbero essere sempre presenti in più di una coppia, così da permettere a più soccorritori di operare in condizioni di sicurezza.

D’altra parte, una coperta isotermica in materiale riflettente può rivelarsi determinante per prevenire la perdita di calore corporeo nei soggetti traumatizzati. Tale condizione, come riportato nei manuali di primo soccorso, viene spesso considerata un fattore aggravante che può compromettere il quadro clinico complessivo del paziente.

kit primo soccorso cartoon.jpg

Strumenti complementari da tenere a bordo

Elementi utili non obbligatori

  • Torcia tascabile o frontale
  • Blocco note e penna
  • Salviette disinfettanti
  • Soluzione fisiologica in monodose

Alcuni conducenti scelgono di arricchire il proprio kit auto con strumenti utili anche in condizioni ambientali particolari.

Sebbene non siano previsti dalla normativa, elementi come una torcia tascabile, un blocco note o salviette monouso possono risultare pratici in fase di attesa dei soccorsi, specialmente in caso di interventi notturni o in ambienti poco accessibili.

La registrazione dei tempi sul blocco note, ad esempio, permette di ricostruire con precisione le fasi dell’intervento, elemento rilevante nella successiva gestione sanitaria.

In auto dovrebbe esserci anche una torcia tascabile o frontale, particolarmente utile durante interventi in ambienti poco illuminati.

Come usare correttamente garze, bende e cerotti

Nel contesto del primo soccorso stradale, le medicazioni sono molto spesso fondamentali. I materiali utilizzati devono essere sterili, semplici da applicare e adatti a diversi tipi di lesione.

Principi base per l’applicazione delle medicazioni

  • Mai esercitare pressione diretta sul punto di sanguinamento
  • Usare garze piegate e sovrapposte in caso di sanguinamento abbondante
  • Allentare il bendaggio in presenza di formicolio o pallore

Secondo quanto illustrato nei manuali di base, le garze sterili vanno posizionate in modo da coprire la ferita senza esercitare pressione diretta sul punto di sanguinamento. Questo accorgimento consente di proteggere il tessuto lesionato, limitando al contempo il rischio di contaminazione.

Quando la fuoriuscita di sangue risulta più abbondante, può essere necessario realizzare un tamponamento con garze piegate e sovrapposte, da mantenere in sede con una benda o con una fascia di contenimento.

La pressione deve essere decisa, ma non eccessiva. Un bendaggio troppo stretto, infatti, può compromettere la circolazione a valle della ferita. Per questo motivo, è importante osservare i segnali che indicano un possibile deficit: pallore, formicolio, raffreddamento dell’arto o assenza del polso periferico. In presenza di tali condizioni, la benda va allentata immediatamente.

Le bende elastiche e le fasce triangolari consentono di fissare il materiale sulla ferita e, quando necessario, immobilizzare provvisoriamente un arto.

I cerotti adesivi, se presenti nella valigetta, possono essere utilizzati solo su escoriazioni di lieve entità o per completare una medicazione già eseguita. Il loro impiego diretto su ferite aperte o profonde non è raccomandato.

Come cambia il kit in base al tipo di veicolo

Tre configurazioni a confronto

· Veicoli aziendali: contenuto obbligatorio, valigetta rigida

· Mezzi scolastici: simili a quelli aziendali, formazione consigliata

· Veicoli privati: dotazione libera ma raccomandata

La composizione di un kit primo soccorso auto varia in funzione della destinazione d’uso del veicolo. Sebbene la normativa non imponga un contenuto uniforme per tutte le categorie, esistono indicazioni precise per i mezzi aziendali e professionali, mentre per i veicoli privati si può fare riferimento alle stesse linee guida come modello utile.

Nel caso dei veicoli aziendali, il Decreto Ministeriale 388/2003 stabilisce che il contenuto del kit sia proporzionato al livello di rischio connesso all’attività svolta. Per le aziende classificate nei gruppi A e B, e per i mezzi di trasporto collettivo, è previsto un contenuto minimo che comprende due paia di guanti sterili, una soluzione cutanea disinfettante, garze in confezioni sterili singole, bende, un laccio emostatico, un termometro e un manuale tascabile aggiornato con istruzioni operative. Tutto il materiale deve essere contenuto in una valigetta rigida, facilmente trasportabile e protetta da umidità e contaminazioni.

Nei veicoli adibiti a uso scolastico, la dotazione segue criteri simili a quelli previsti per le aziende. Il contenuto deve permettere di intervenire su ferite, escoriazioni, contusioni o lievi malori. Il manuale di primo soccorso sottolinea in questi casi l’importanza della formazione preventiva di chi conduce o accompagna gli utenti, affinché sia in grado di utilizzare correttamente l’attrezzatura presente a bordo.

Per i veicoli privati, pur in assenza di obblighi, può essere utile adottare una dotazione ispirata a quella aziendale, soprattutto per chi percorre frequentemente lunghe distanze o viaggia con

bambini e anziani. In questi casi, la presenza di garze di diverse dimensioni, bende, forbici da medicazione e disinfettanti in formato monodose rappresenta una forma prudente di preparazione. La disponibilità di una coperta isotermica, di guanti di ricambio e di un piccolo manuale può facilitare gli interventi iniziali in attesa dell’arrivo del personale sanitario.

Cassetta di primo soccorso: dove metterla e come conservarla

Affinché il materiale risulti effettivamente utile al momento del bisogno, è consigliabile adottare alcune buone pratiche:

  • Controllare regolarmente il contenuto per verificare che i dispositivi siano integri e non scaduti;
  • Utilizzare contenitori rigidi e impermeabili, che proteggano i materiali da umidità, urti o contaminazioni;
  • Collocare il kit in una posizione facilmente accessibile, evitando punti nascosti o difficilmente raggiungibili in caso di urgenza.

Parallelamente, la formazione personale resta un elemento determinante. La capacità di eseguire correttamente le manovre di primo intervento – dalla protezione delle vie aeree al contenimento delle emorragie, fino al riconoscimento di uno stato di incoscienza – può fare una differenza concreta nell’attesa dei soccorsi.

Corsi di primo soccorso, disponibili su tutto il territorio nazionale, offrono un addestramento pratico essenziale anche per chi non ha competenze sanitarie pregresse.

Cosa fare in caso di emergenza

EMERGENZA: Chiama sempre il 118

Numero Unico

Emergenze: 112

Polizia Stradale: 113

In ogni situazione di emergenza, la prima azione da compiere è contattare il numero 118, attivo su tutto il territorio nazionale per l’invio immediato di ambulanze. In alternativa, è possibile rivolgersi al 112, numero unico europeo per le emergenze, o, in caso di incidenti stradali con intralcio alla circolazione, alla Polizia Stradale componendo il 113.

Questo contenuto ha scopo informativo e non sostituisce in alcun modo la formazione professionale. L’impiego corretto dell’attrezzatura da pronto soccorso richiede competenze pratiche e aggiornate, che possono essere acquisite solo attraverso corsi certificati. In caso di incidente o malore, è sempre necessario contattare il 118 e seguire attentamente le indicazioni fornite dagli operatori sanitari.

First Aid Only Borsa di pronto soccorso per auto DIN 13164 | Kit di emergenza per auto e moto | P-10019

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